Monte Deneal (1701 m)

Per cresta ovest

Il M. Deneal, molto prossimo al Chiampon (monte di Gemona per eccellenza), viene raggiunto raramente. Esso protende una lunga cresta verso ponente che divide il vallone che scende da Forcella Foredor dall'anfiteatro di S. Agnese (in foto: la prima parte della cresta vista da sud).

Proprio dalla verde sella di S. Agnese siamo partiti calcando integralmente la cresta.

Per un primo tratto tipicamente vegetominerale.

Preceduti (o guidati?) da una coppia di capre selvatiche.

Non mancano bei tratti di facile arrampicata.

E passaggi esposti.

Lì abbiamo lasciato la macchina.

Ci attende un tratto di cresta molto difficile.

Dove un avvoltoio aspetta paziente che ci schiantiamo per riempirsi la pancia.

Una doppia risolve i problemi; non tutti perché ci vorrebbe una corda da 60 m e noi ne abbiamo una da 40 m; in qualche modo passiamo.

Questo è il punto della doppia.

Dopo la discesa in corda il Deneal ci offre solo mughi e prati.

Cresta molto lunga e impegnativa, in vetta in 5 ore; varie possibilità di discesa dalla cima in entrambi i versanti (noi siamo scesi per stavolo Scric e Forca di Ledis); qualche vecchio bollo rosso; spit con maglia rapida per la calata in doppia che è probabilmente usato dagli alpinisti in uscita dal Gran diedro nord; dal libro di vetta si evince che la cresta integrale è stata percorsa da Daniele Moroldo nel 2007.

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