Pale de Floridut (2123 m)

(Mt 5,1-12) In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

non crediate che io sia venuto ad abolire l'Alpinismo o gli Alpinisti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Verità, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato un falso e venduto. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato un buon greppista. (Mt 5,17-37)

Pale di Floridut è un embrice secondario della grande falda di tetto che ha come coppessa il Cornaget. Costituisce il bordo settentrionale del Ciadin da la Meda e precipita con le sue pareti nel Ciadinut. Proprio dal Ciadinut abbiamo iniziato la salita, nonostante che una serie di strapiombi neri paiono proibire l'accesso alle lastronate superiori.

Guidati dal Celeste Alpinista con l'apripista Fiorone da Galli a risolvere i passaggi più ostici, io e il Mitch, poveri scarponari, seguiamo intrepidi, ma titubanti.

Un po' di mughi ci vogliono sempre.

Il Celeste Alpinista studia il percorso.

Cresta!

Verso la vetta.

Dalla vetta la Cima Bortoluth e in basso i verdi di Forcella Pregoiane.

Dalla vetta il Ciadin da la Meda.

Scendiamo nel Ciadin.

Via non del tutto igienica con un tratto di 25 metri di secondo più. Nella parte alta è tutto un labirinto di massi crestine e canaloni. Forse siamo i primi a salire questa parete.