Thima da la Gravussa (1834 m)

Per la cengia delle bestie in parete ovest

La Thima da la Gravussa dal sentiero 376 nei pressi del bivio per Forcella Ciadinut

Cima ignorata poiché sovrastata da Thima Bortoluth di cui è un avancorpo; chiaro che il "pensiero imperante" conduca la gente sulla elevazione più alta e non permetta di degnare di uno sguardo tali ignobili formazioni di sassi e mughi. Ma qui, in questo sito, non albergano preconcetti e luoghi comuni: tutto è montagna e più è sconosciuta ed incerta più è meritevole di una gita.

Non possedendo informazioni su come salire in vetta ho ipotizzato di percorrere la cresta sud che nella foto qui sopra si vede bene. L'ho guardata attentamente e sono giunto alla conclusione che, sebbene logica e bella, poteva essere pericolosa per la continua presenza di vuoti in entrambi i lati; busi de qua e busi de là come dice il Mitch. Ho quindi cercato una via alternativa e sul versante ovest ho trovato una traccia di bestie che corre in cengia e, com'è noto, una cengia ha i busi solo da un lato. A volte mi meraviglio che le mie soluzioni dipendano da valutazioni matematiche: un pericolo è sempre meglio di due.

Si vede un pezzetto del prato di Casèra Senons

La cengia delle bestie che ho trovato, per curiosità l'ho seguita fin dove termina; taglia in salita tutto il versante ovest del monte e si porta sulle pale a nord, piene di mughi e solcate da un canalone che è l'origine di quel Ciol de la Gravussa che è il primo guado della strada Pussa - Senons. Probabilmente i primi salitori di Thima da la Gravussa, cacciatori o pastori in cerca delle loro capre, sono saliti per il versante nord.

Il Pramaggiore

Ho abbandonato la cengia delle bestie per salire in vetta per una serie di paretine non difficili.

Ho costruito un bell'ometto che però si vede poco dal sentiero 376, ma è ben visibile a chi sale per la normale in Thima Bortoluth e dalla parte alta delle ghiaie del Ciadin de le Pregoane.

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