Mauro

Insegnante di lettere e poeta (in arte Lupo)

CON LA MONTAGNA NEL CUORE

(introduzione all' opera SENTIERI pubblicata da Mauro di cui in questa pagina alcune poesie)

Questi semplici versi sono nati, quasi suggeriti, durante le mie escursioni lungo i sentieri delle belle e selvagge montagne del pordenonese, in particolare della Valtramontina. Sono brevi impressioni, emozioni che la montagna, in ogni stagione, con i suoi fiori, profumi, colori, mi ha regalato. Purtroppo ho anche visto i segni del degrado e dell'abbandono di molti luoghi di montagna: casere e pascoli, un tempo utilizzati per la monticazione, oggi infestati dalla vegetazione; piccoli borghi, come Palcoda, Frassaneit, Ombrena, ormai distrutti. Queste "poesie" mi sono state "suggerite". E' bastato, infatti, sedermi, in silenzio, all'ombra di un albero, ascoltare il fremito del vento, il gorgoglio di un rivo, il gorgheggiare di un uccello per ritrovare nel mio animo emozioni e "storie" che ho voluto raccontare in versi. Da ogni escursione sono ritornato sempre più "ricco", con l'animo più sereno, più disposto ad affrontare i problemi della quotidianità.

Arenaria huteri (foto Adriano Bruna)

Ho voluto cosi dichiarare il mio amore per la montagna attraverso la forma poetica del sonetto, un componimento poetico costituito da quattordici versi endecasillabi variamente rimati e divisi in due quartine e due terzine, perché, fin dall'inizio, i poeti per esprimere i propri sentimenti d'amore si sono serviti di questa forma poetica. Il sonetto è nato quindi, come "poesia d'amore". Ho intitolato questa raccolta "Sentieri", non tanto perché ne ho percorsi parecchi, ma per il significato che il termine evoca in me, per la metafora che racchiude. Il sentiero è una via stretta, accidentata, ripida, a volte difficile da percorrere perché appena tracciata, nascosta dall'erba o dalla neve. A volte il sentiero possiamo perderlo, soprattutto quando scende la nebbia. Percorrere i sentieri è sempre faticoso, a volte si è tentati di rinunciare, di arrenderci e ritornare indietro. Ma se perseveriamo, se sopportiamo la fatica stringendo i denti, alla fine, sia che giungiamo in vetta a toccare il cielo con un dito o in un ridente pascolo solitario, in una radura a contemplare le cime dei monti dove regna un silenzio straordinario, proviamo dentro di noi una grande gioia: la gioia primordiale di essere vivi e di contemplare tanta bellezza.

Frassaneit (archivio fotografico Comuni di Tramonti)

Casera Salinchieit

Faggeta in versante nord del Raut

Tipico focolare friulano (archivio fotografico Comuni di Tramonti)

Piana del Chiampis (foto Marco Pradella)

Lago di Barcis e sottogruppo del Cavallo

Gentiana froelichi ssp zenari (foto Adriano Bruna)

Torri sul monte Castello