Monte Frate (1983 m)

Per cresta Ovest

Cima nota e abbastanza frequentata, desideravo salirla sorprendendola alle spalle; un po' contrariata ha cominciato a sbuffare nubi togliendoci il pur meritato panorama. Con me Stefano e Michele, quest'ultimo ormai promosso da cadetto esploratore a traguardi illuminati e di grande respiro.

Il mattino prometteva orizzonti limpidi e lo sguardo teso alla Nuda de Frate supponeva breve il tragitto.

Ma, pur nel fresco della faggeta, sudata fu la conquista del rifugio Frate di Sopra.

Una sosta allo stavolo di Gigi Baloto...

...e poi via a risalire il vallone lungo il labirinto da capre che sale verso il Col Grant.

Giunti in vista dei prati macchiati d'erica del Col Grant...

...giriamo ad Est a guadagnare la cresta.

Sotto di noi s'appoggiano uno sopra l'altro gli enormi embrici del Monte Cuvìl.

La Cengla da la Mussa! Prossimamente su questo schermo.

Cavalchiamo la bellissima cresta in un'orgia di panorami.

Prima del M. Frate, seconda cima da sinistra, saliamo la Nuda de Frate.

Poi ci abbassiamo nella sella tra le due cime dove si trova l'unica difficoltà alpinistica: un secondo grado con un cordino per calata che sdegnosamente rifiutiamo.

Concludiamo la salita con strani riti propedeutici.

In viola il nostro percorso, in rosso il sentiero CAI 960. Grazie per le preziose informazioni a Ruggero e Giuseppe da Claut e all'ignara Michela.

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