Mucul (2055 m) e Ciuc di Vallisetta (2090 m)

Salita per il Rop e discesa per Sbrici

Tra luglio e agosto del 2013 un disastroso incendio ha distrutto i boschi dei versanti in destra orografica della Val Raccolana rendendo impraticabili il già dismesso sentiero 620 (o Via Alta) e il sentiero per lo stavolo Sbrici molto utilizzato dagli escursionisti per raggiungere la Puartate e i monti circostanti. Anche la via normale al M. Chiastelat, già difficile prima dell'incendio ora è assolutamente impraticabile e pericolosa. Alla base dei pini scheletriti si è instaurata una prateria di Senecio sudafricano (Senecio inaequidens) con polloni di carpino ed orniello.

Il Senecio sudafricano è una specie neofita invasiva che ha colonizzato tutta Europa portatavi dalle attività umane. Essendo molto riproduttivo e poco esigente in fatto di terreni, colonizza qualsiasi superficie e non è strano vederlo qui in aree devastate dal fuoco. La sua presenza però maschera del tutto i rimasugli della traccia che porta allo stavolo Sbrici. Solo la perfetta conoscenza acquisita da Stief, dopo averlo percorso in salita e discesa almeno dieci volte, ci ha permesso di scendere per di qui dopo la salita alle vette.

Il costone del Rop è miracolosamente scampato alle fiamme e dunque abbiamo deciso di salire per questo itinerario che è davvero molto bello.

Il Rop ci porta sotto la Puartate.

Dobbiamo quindi traversare verso levante.

Il Chiavalot (in primo piano) è calcinato dal fuoco. Sullo sfondo il gruppo del Canin.

Arriviamo alla base della Vallisetta in vista dell'erbosa cima del Mucul.

Salendo verso il Mucul.

Il Malpasso.

Prossimi alla cima.

Dal Mucul vicinissime le pareti del Cimone.

Quasi al centro in basso il Cuel dai Giai. Per vedere una immagine del Mucul dal Cuel dai Giai clicca sul link.

Il Ciuc di Vallisetta.

Il Mucul e il Cimone dal Ciuc di Vallisetta.

Dal Ciuc verso ovest.

Dal Ciuc il gruppo del Canin.

Conclusioni. Bhè abbiamo visto un gruppo di stambecchi traversare la parete ovest del Cimone ed incrociare la Via Comici e questo basta per dare un valore alla salita. Poi camosci a branchi e piste di bestie sulle cenge: abbastanza per fantasticare meravigliosi viaggi sopra gli abissi.

Qualcuno è salito per il sentiero di Sbrici e ha operato, fino ad un certo punto, dei timidi tagli per facilitare il passo; poi deve essersi arreso. Per accedere a questo settore di montagne il Rop è ormai l'unica via. Un misterioso malfattore ha posizionato del nastro da cantiere per segnalare la partenza del sentiero del Rop che io ho prontamente levato affinché quella plastica non finisca in mare.

Dedico la salita a Faustone.