Forse contrazione dialettica della parola barbacane che è il rinforzo a scarpa dei bastioni: significativo della posizione del monte visto dalla piana di Pinedo rispetto alle muraglie retrostanti e più elevate della Vacalizza, quasi che esso fosse per l'appunto un barbacane dell'enorme fortezza.
La salita al monte è davvero panoramica: da osservare in foto la dorsale che scende dal M. Frugna detta Costa dei Seras.
A centro foto Claut; a destra il M. Piolsa.
Già più in alto lungo il costone si vedono i due gradoni di Costa Spessa e imbiancata la dorsale del Resettum.
Ecco ben delineato il M. Barbano con a sinistra una anticima quotata 1235 che va salita per l'evidente spigolo fin sotto la torre terminale.
Eccoci sotto la torre terminale che va aggirata a sinistra arrivando su una forcella e poi su una seconda selletta, un po' a destra e qualche metro più alta.
Dalla selletta ci si alza a prendere una cengia che porta verso est e dopo questo ometto...
...si trova un canale erboso e lo si risale; poi verso sinistra in cima.
In cima.
Duranno.
Dalla cima verso est: due quote più alte mi incuriosiscono; per cresta si raggiunge solo il cocuzzolo erboso in basso (1411 m, qualche passaggio di II°). Decido quindi di ritornare sulla cengia sottostante e di andare a vedere se è possibile salire lassù. Il tracciato esplorativo che ho fatto è evidenziato in verde nella cartina sottostante.
Raggiungo quindi la quota 1461 che sovrasta a oriente il Barbano da dove si vedono bene Torre e Cima Vacalizza.
Sempre dalla medesima quota le lastronate in sinistra Settimana.
Scendendo, una volta raggiunta la selletta a nord dell'anticima 1235, ho preso il canale che ammicca a ovest da dove ho scattato questa foto.
Una volta in fondo al canale ho traversato sotto le pareti dove c'é una bella cengia: tale tragitto è anch'esso evidenziato in verde nella parte sinistra della cartina.
Ecco nel complesso le pareti ai cui piedi ho aggirato il monte.
Spettacolare il faggio a circa metà traversata.
Grazie a Giacomo per le preziose informazioni.