Via Tre Re

Al M. Giavons (1711 m)

In periodo epifanico i Re Magi seguono la stella cometa per raggiungere la loro meta. Noi tre invece abbiamo seguito le cacche dei camosci e dove queste non erano presenti, il nostro istinto e la voglia di divertimento.

Per sentieri solo a noi noti ci portiamo sotto le pareti meridionali del monte.

Si va di qua o di là?

E usciamo in vetta!

I Tre Re (autoscatto in cima); da sinistra Re Manzâs (papà del Re), Re di bastoni (di puro nocciolo), Re di Fiori (è sempre primavera). Le foto 2 e 9 di Stief, foto 5 mia, tutte le altre di Andrea.

In sintesi: via Tre Re in versante Sud del M. Giavons; 5 gennaio 2015 Giorgio gongo Madinelli, Stefano stief Castenetto, Andrea fiorone da galli, Fiorot; 300 m di arrampicata discontinua su difficoltà fino al terzo; roccia davvero perfetta, tranne che sotto la cresta terminale dove è presente molto detrito; si può paragonare come difficoltà al Canalone Obliquo; è più difficile del M. Chiastelat e della Torre Vacalizza; è invece inferiore alle difficoltà della cresta Sud del M. Sciara.

Il M. Giavons continua a darmi soddisfazioni e l'esplorazione non è ancora terminata! A questo punto avrei materiale per pubblicare una piccola monografia su qualche rivista specializzata o piattaforma online: non lo farò. Perché?

Perché ho esperienza che la divulgazione porta in montagna anche i deficienti con la bomboletta spray. Mi si taccia d'egoismo? Che voglio tenere per me certi luoghi? Cari miei: il Giavons o chi per lui è sempre stato lì e sempre ci sarà; se ci son salito io che non sono certo superman lo può fare chiunque; chiunque non voglia la pappa pronta (bolli, tracciati gps) e sia interessato a misurarsi con l'ambiente e con sè stesso; se è egoistico lasciare intatto il fascino dell'ambiente selvaggio allora ditemi che cos'è chi lo imbratta con lo spray.

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